Prefazione della mia tesina

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chimera83
view post Posted on 5/9/2007, 01:03 by: chimera83





Scusami, ma che intendi di preciso allora con "matematica"? Perché gli Egizzi, i Babilonesi, i Calcadei, gli Ebrei, gli Indiani non svilupparono ben prima la matematica? Pensa ad esempio banalissimo alla Kabbala Ebraica (la quale trova i suoi scritti in latino-greco nel medioevo, ma i suoi scritti in ebraico circa nel IX-VIII secolo avanti Cristo) o pensa ancora alla matematica degli indovini Babilonesi e via dicendo. Inoltre, se è vero che nasce in Grecia, perché usiamo cifre indiane ed usiamo lo zero di cui i Greci avevano il terrore?

Nessun problema. Se chiedi a qualsiasi storico della matematica serio ti risponderà che la matematica nasce in Grecia e non a Babilonia o in Egitto. Perché se già quei popoli hanno avuto importanti intuizioni matematiche come il teorema di pitagora et simili? LA risposta è molto semplice. Gli Egizi non conoscevano il teorema di Pitagora. Riuscivano a calcolare l'ipotenusa, ma non avevano ancora compreso la natura algoritmica del teorema, e cioè il fatto che poteva essere applicato ad ogni triangolo rettangolo (che è questa la cosa veramente importante, la natura generalizzante della matematica!). Quindi è solo con i Greci che le intuizioni diventano formule. Tieni conto poi che la natura assiomatica della matematica è stata data per primo da Euclide ed è stata presa come modello di precisione per secoli.
Il discorso sull'India è diverso. Non ho detto che la matematica si esaurisce in Grecia ma che nasce in Grecia! Ci vorranno molti secoli perché l'algebra possa svilupparsi. Del resto non era comunque tanto lo zero di cui i Greci avevano paura, ma l'infinito che non potevano comprendere. Per lo zero la cosa si spiega con la visione estremamente realista dell'uomo greco, che non poteva immaginare un concetto come assenza di realtà.
 
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11 replies since 4/9/2007, 22:37   843 views
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