IL MONDO é PERFETTO?, DIO NE é PADRE E CREATORE...

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mauna
view post Posted on 8/12/2008, 23:02




Ciao Uskebasi,
vedo che nel post metti in discussione un presupposto: il rapporto tradizionale Dio-mondo. Ciò che trovo davvero interessante però è che non metti in discussione Dio stesso. Perfezione o meno, a che domanda risponde DIO per gli Uomini?
Per te, a che domanda risponde?
 
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Uskebasi
view post Posted on 9/12/2008, 00:14




si nel post non lo metto in discussione ma nella mia testa si :D ho postato cosi perchem i pareva originale, curioso, e tutto sommato anche diverso dai miei soliti pensieri circa dio.
Per me il problema è che dio non riesce a rispondere a nessuna domanda. se ve ne fosse una a cui rispondesse io gli presterei fede.
 
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622mac622
view post Posted on 20/1/2009, 22:09




“Come potrebbe un mondo cosi bello, cosi perfetto, essere frutto del caso e non il volere di un essere superiore?” e “ Dio è l’orologio del mondo”.

come si può dare fede o discutere una frase che tratta di un oggetto sconosciuto , del quale non è definibile nemmeno la sostanza ?
credere in dio è creare dio stesso. essere creati dal quid che ci avrebbe creati ........... questo è il bello di cui parla ......... credere in dio è non dare mai nulla per scontato , come una partita a poker dove non puoi mai essere sicuro di avere la combinazione maggiore (perchè non c'è).
porre dio come orologio del mondo è porre l'uomo che a sua volta ha creato dio e da dio è stato creato al medesiomo livello di creatore .....
ciao ........ mac
 
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RAPAX
view post Posted on 17/6/2009, 17:27




il mondo è perfetto nel generale e imperfetto nel particolare a mio parere.
se un astronauta vedesse il pianeta terra dallo spazio, vedrebbe una sfera, ma in realtà, se si utilizzasse più attenzione, esso è costituito da abissi e monti e inoltre è di forma leggermente ellittica.
come nel mondo fisico, così anche nel metafisico.
se guardiamo dal generale, noi individuiamo il kosmos di armonia e legge perchè effettivamente il mondo è regolato da determinate leggi (determinate da Dio) come la legge di gravità, il principio di inerzia, i principi di archimede etc....
me se vediamo nel particolare, secondo me il mondo può essere visto anche come caos.
Sebbene vi siano leggi, l'essere umano non è in grado di prevedere molte cose a causa di questa parte di caos, o caso, se ci vogliamo far capire.
di conseguenza nel mondo vi è un' armonia fra ordine (trasmesso da Dio) e caos (trasmesso da un oppositore) come nell'essere umano vi è armonia tra anima e corpo.

questa è solo una mia supposizione e non so quanto io abbia effettivamente ragione, ma mi piace pensarla così.
 
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Bhoulz
view post Posted on 12/7/2009, 12:54




CITAZIONE (canefantasma @ 22/1/2008, 10:49)
DIO E’ PADRE DI UN MONDO BELLO E PERFETTO?


Voltaire mosse una radicale critica della religione, dell’ignoranza, della miseria e della assurdità che essa emanava, e sovente rimembrava nei saggi lo scarto che intercorreva tra la semplicità e la ragionevolezza dell’insegnamento evangelico e l’assurdità dottrinaria prodotta dagli organi ecclesiastici.

Mai arrivò però a sgretolare il fondamento stesso della religione, il concetto di Dio. Per questo contrastò le fiorenti correnti ateiste e mantenendosi deista replicava loro: “Come potrebbe un mondo cosi bello, cosi perfetto, essere frutto del caso e non il volere di un essere superiore?” e “ Dio è l’orologio del mondo”.

Un mondo cosi bello e cosi perfetto??!

Mi rincresce Voltaire, ma a me pare che il mondo sia tutt’altro che bello, giusto e perfetto. Il mondo è iniquo, spietato, insensato e caotico. Pensate solo alla catena alimentare, dove il forte uccide per vivere, dove il debole viene annientato e la vita schiaccia la vita, nel sangue. Può essere opera di un Dio benevolo la casualità delle tragedie, del terremoto che nel 1755 investi Lisbona provocando migliaia di morti indistinte e che tanto sconvolse Voltaire, o del maremoto che travolse nel 2004 le coste sud asiatiche portando con sé donne e bambini?

Seguendo l’interpretazione cristiana, se Dio fosse padre di questo mondo, sarebbe un Dio malvagio.

Il mondo è tragico, terrificante, e come tale deve essere amato…

Sono dell'avviso che il nostro mondo può essere considerato "bello e perfetto", tutto dipende dalla concezione e dalle condizioni esistenziali di coloro che lo vivono quotidianamente.
Ad ogni modo, nella sua perfezione o nella sua imperfezione, il mondo può ben non avere origine da Dio. Il mondo può essersi auto-organizzato sotto la spinta di forze che non necessariamente sono il frutto del volere di un'entità suprema che con l'uomo non interferisce.
Probabilmente è la nostra mente, continuamente alla ricerca di "come" e "perché" che ci spinge a ricercare un motivo dietro tutto, quando probabilmente, in natura, non sempre esiste un motivo.

Non ho una grande stima di Voltaire, non si è mai mostrato così capace di analizzare tutti gli aspetti del mondo che lo circondava.

 
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anubi30
view post Posted on 12/7/2009, 15:19




CITAZIONE (canefantasma @ 22/1/2008, 10:49)
DIO E’ PADRE DI UN MONDO BELLO E PERFETTO?

Voltaire mosse una radicale critica della religione, dell’ignoranza, della miseria e della assurdità che essa emanava, e sovente rimembrava nei saggi lo scarto che intercorreva tra la semplicità e la ragionevolezza dell’insegnamento evangelico e l’assurdità dottrinaria prodotta dagli organi ecclesiastici.

Mai arrivò però a sgretolare il fondamento stesso della religione, il concetto di Dio. Per questo contrastò le fiorenti correnti ateiste e mantenendosi deista replicava loro: “Come potrebbe un mondo cosi bello, cosi perfetto, essere frutto del caso e non il volere di un essere superiore?” e “ Dio è l’orologio del mondo”.

Aggiungerei in proposito un brano dell'Udienza generale di Giovanni Paolo II del Mercoledì, 18 settembre 1985:

Dio: Padre Onnipotente

1. “Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra . . .”.
Dio che ha rivelato se stesso, il Dio della nostra fede, è spirito infinitamente perfetto. Di questo si è parlato nella catechesi precedente. In quanto spirito infinitamente perfetto egli è pienezza assoluta di verità e di bene, e desidera donarsi. Il bene infatti si diffonde: “Bonum est diffusivum sui” (S. Tommaso, Summa theologiae, I, q. 5 a. 4, ad 2).
Questa verità su Dio visto come infinita pienezza di bene viene recepita in un certo senso nei simboli della fede mediante l’affermazione che Dio è il Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Anche se della verità sulla creazione ci occuperemo un po’ più avanti, è opportuno che approfondiamo alla luce della rivelazione ciò che in Dio corrisponde al mistero della creazione.

2. Dio, che la Chiesa professa onnipotente (“credo in Dio, Padre onnipotente”), in quanto spirito infinitamente perfetto è anche onnisciente, cioè che penetra tutto con la sua conoscenza.
Questo Dio onnipotente e onnisciente ha la potenza di creare, di chiamare dal non-essere, dal nulla, all’essere. “C’è forse qualcosa impossibile per il Signore?”, leggiamo in Gen 18, 14.
“Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?”, annunzia il libro della Sapienza (Sap 11, 21). La stessa fede professa il libro di Ester con le parole: “Signore re, sovrano dell’universo, tutte le cose sono sottoposte al tuo potere e nessuno può opporsi a te” (Est 4, 17 b). “Nulla è impossibile a Dio (Lc 1, 37), dirà l’arcangelo Gabriele a Maria di Nazaret nell’annunciazione.

3. Il Dio, che rivela se stesso per bocca dei profeti, è onnipotente. Questa verità pervade profondamente l’intera rivelazione, a partire dalle prime parole del libro della Genesi: “Dio disse: «Sia . . .»” (Gen 1,3). L’atto creativo si manifesta come l’onnipotente parola di Dio: “Egli parla e tutto è fatto . . .” (Sal 33, 9). Creando tutto dal nulla, l’essere dal non-essere, Dio si rivela come infinita pienezza di bene, che si diffonde. Colui che è, l’Essere sussistente, l’Essere infinitamente perfetto, in un certo senso si dona in quell’“è”, chiamando all’esistenza al di fuori di sé il cosmo visibile e invisibile: gli esseri creati. Creando le cose dà inizio alla storia dell’universo, creando l’uomo come maschio e femmina dà inizio alla storia dell’umanità. Come Creatore è dunque il Signore della storia. “Vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti” (1 Cor 12, 6).

4. Il Dio che rivela se stesso come Creatore, e dunque come Signore della storia del mondo e dell’uomo, è il Dio onnipotente, il Dio vivo . . . “La Chiesa crede e confessa che esiste un unico Dio vivo e vero, creatore e Signore del cielo e della terra, onnipotente”, afferma il Vaticano I (Denz.-S. 3001). Questo Dio, spirito infinitamente perfetto e onnisciente è assolutamente libero e sovrano anche riguardo allo stesso atto della creazione. Se egli è il Signore di tutto ciò che crea, prima di tutto è Signore della propria volontà nell’opera della creazione. Crea perché vuole creare. Crea perché ciò corrisponde alla sua infinita sapienza. Creando agisce con l’inscrutabile pienezza della sua libertà, per impulso di amore eterno.

5. Il testo della costituzione Dei Filius del Vaticano I più volte citato, sottolinea l’assoluta libertà di Dio nella creazione e in ogni sua azione. Dio è “in sé e da sé beatissimo”: ha in se stesso e da sé la totale pienezza del bene e della felicità. Se chiama all’esistenza il mondo, lo fa non per completare o integrare il bene che lui è, ma soltanto ed esclusivamente allo scopo di elargire il bene di un’esistenza multiforme al mondo delle creature invisibili e visibili. È una partecipazione molteplice e varia dell’unico, infinito, eterno bene, che coincide con l’Essere stesso di Dio.
In questo modo Dio, assolutamente libero e sovrano nell’opera della creazione, rimane fondamentalmente indipendente dall’universo creato. Ciò in nessun modo significa che egli resti indifferente nei riguardi delle creature; egli invece le guida come eterna sapienza, amore e provvidenza onnipotente.

6. La Sacra Scrittura mette in risalto il fatto che in quest’opera Dio è solo. Ecco le parole del profeta Isaia: “Sono io, il Signore, che ho fatto tutto, che ho spiegato i cieli da solo, ho disteso la terra; chi era con me?” (Is 44, 24). Dalla “solitudine” di Dio nell’opera della creazione risaltano la sua sovrana libertà e la sua paterna onnipotenza.
“Il Dio che ha plasmato e creato la terra e l’ha resa stabile; l’ha creata non come orrida regione, ma l’ha plasmata perché fosse abitata” (Is 45, 18). Alla luce dell’autorivelazione di Dio, che ha “parlato per mezzo dei profeti e ultimamente . . . per mezzo del Figlio” (Eb 1, 1-2), la Chiesa confessa sin dall’inizio la sua fede nel “Padre onnipotente”, creatore del cielo e della terra, “di tutte le cose visibili e invisibili”. Questo Dio onnipotente è anche onnisciente e onnipresente. O ancor meglio bisognerebbe dire che, in quanto spirito infinitamente perfetto, Dio è contemporaneamente l’onnipotenza, l’onniscienza e l’onnipresenza stessa.

7. Dio è prima di tutto presente a sé: nella sua divinità una e trina. Egli è anche presente nell’universo che ha creato; lo è in conseguenza dell’opera della creazione mediante la potenza creatrice (“per potentiam”), nella quale si rende presente la sua stessa essenza trascendente (“per essentiam”). Questa presenza supera il mondo, lo penetra e lo mantiene nell’esistenza. Lo stesso si può ripetere della presenza di Dio mediante la sua conoscenza, come sguardo infinito che tutto vede, penetra e scruta (“per visionem”, o “per scientiam”). Dio è infine presente in modo particolare nella storia dell’umanità, che è anche la storia della salvezza. Questa è (se ci si può esprimere così) la presenza più “personale” di Dio: la sua presenza mediante la grazia, la cui pienezza l’umanità ha ricevuto in Gesù Cristo (cf. Gv 1, 16-17). Di quest’ultimo mistero della fede parleremo in una prossima catechesi.
 
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Bhoulz
view post Posted on 14/7/2009, 22:56




Ma come si può affermare che il mondo è perfetto, quando la seconda legge della termodinamica ci dimostra chiaramente che l'Universo tende, in natura, ad uno stadio sempre maggiore di disordine?
Vi sembra all'equilibrio un mondo in cui è necessario lo spreco di energia per tenere il tutto ordinato? Può esistere un dio, se l'uomo stesso fornisce al mondo quell'energia che consente all'Universo di ordinarsi?
 
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RAPAX
view post Posted on 15/7/2009, 09:12




CITAZIONE (Bhoulz @ 12/7/2009, 13:54)
CITAZIONE (canefantasma @ 22/1/2008, 10:49)
DIO E’ PADRE DI UN MONDO BELLO E PERFETTO?


Voltaire mosse una radicale critica della religione, dell’ignoranza, della miseria e della assurdità che essa emanava, e sovente rimembrava nei saggi lo scarto che intercorreva tra la semplicità e la ragionevolezza dell’insegnamento evangelico e l’assurdità dottrinaria prodotta dagli organi ecclesiastici.

Mai arrivò però a sgretolare il fondamento stesso della religione, il concetto di Dio. Per questo contrastò le fiorenti correnti ateiste e mantenendosi deista replicava loro: “Come potrebbe un mondo cosi bello, cosi perfetto, essere frutto del caso e non il volere di un essere superiore?” e “ Dio è l’orologio del mondo”.

Un mondo cosi bello e cosi perfetto??!

Mi rincresce Voltaire, ma a me pare che il mondo sia tutt’altro che bello, giusto e perfetto. Il mondo è iniquo, spietato, insensato e caotico. Pensate solo alla catena alimentare, dove il forte uccide per vivere, dove il debole viene annientato e la vita schiaccia la vita, nel sangue. Può essere opera di un Dio benevolo la casualità delle tragedie, del terremoto che nel 1755 investi Lisbona provocando migliaia di morti indistinte e che tanto sconvolse Voltaire, o del maremoto che travolse nel 2004 le coste sud asiatiche portando con sé donne e bambini?

Seguendo l’interpretazione cristiana, se Dio fosse padre di questo mondo, sarebbe un Dio malvagio.

Il mondo è tragico, terrificante, e come tale deve essere amato…

Sono dell'avviso che il nostro mondo può essere considerato "bello e perfetto", tutto dipende dalla concezione e dalle condizioni esistenziali di coloro che lo vivono quotidianamente.
Ad ogni modo, nella sua perfezione o nella sua imperfezione, il mondo può ben non avere origine da Dio. Il mondo può essersi auto-organizzato sotto la spinta di forze che non necessariamente sono il frutto del volere di un'entità suprema che con l'uomo non interferisce.
Probabilmente è la nostra mente, continuamente alla ricerca di "come" e "perché" che ci spinge a ricercare un motivo dietro tutto, quando probabilmente, in natura, non sempre esiste un motivo.

Non ho una grande stima di Voltaire, non si è mai mostrato così capace di analizzare tutti gli aspetti del mondo che lo circondava.

secondo me se l'essere umano è portato a credere a un Dio, vuol dire che probabilmente Egli esiste, inoltre la scienza ha dimostrato che nulla nasce dal nulla e senza causa, queste tue "forze" non possono che essere nate che da una altra cosa, la qual cosa è nata da una altra cosa e cos' via. einstein ha pienamente dimostrato che la materia non è eterna tramite la scissione nucleare, di conseguenza un essere superiore eterno dovrà pur esserci
 
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Bhoulz
view post Posted on 15/7/2009, 11:45




Perdonami, ma ti seguo a fatica. L'essere umano può essere portato a credere nell'esistenza di Dio per svariati motivi, non vedo in base a cosa si possa supporre l'esistenza di Dio in base ad una convinzione dell'uomo, anche perché un ateo potrebbe risponderti che se lui non crede in Dio probabilmente è perché non esiste.
La scienza ha ben abbattuto le teorie sulla generazione spontanea degli esseri viventi. Il tutto nasce, appunto, dalla trasformazione della materia grazie all'energia. Possiamo formulare svariate ipotesi sull'origine di questa energia, non necessariamente dobbiamo pensare ad un Dio. Proviamo, piuttosto, ad esaminare ciò che ci è dato esaminare.

Energia chimica: ATP. Il nucleotide (materia) formato da un nucleoside e tre gruppi di fosfato inorganico legati tra loro con legami ad alta energia. Rompendo questa molecola, ovvero fornendo una molecola di fosfato inorganico e una molecola di ADP (adenosindifosfato) abbiamo un'emissione di energia pari a 7 Kcal, se non erro - non ricordo bene se fossero Kcal o Joule -; questa reazione viene definita esoergonica.
Ebbene, l'energia si è generata dalla rottura di una molecola. Allo stesso modo, per riformare l'ATP (fosforilazione), abbiamo bisogno di energia proveniente da un'altra reazione esorgonica (per es., possiamo prendere la glicolisi, che mediante la scissione di una molecola di glucosio in due molecole di acido piruvico otteniamo due molecole di ATP intero, due molecole di NADH [che è un coenzima] e due atomi di idrogeno libero).

In altre parole, possiamo ritenere l'ATP e, più in generale, le molecole organiche (ovvero molecole che forniscono energia grazie alla presenza di più atomi di carbonio legati tra loro), la vera fonte di energia vitale per l'uomo.

Tutto questo per cosa? Beh, deduciamo, appunto, che l'energia ha origine dalla materia stessa, non necessariamente da Dio. E la materia è in continua trasformazione proprio grazie all'energia da essa generata.
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 15/7/2009, 11:52




Bhoulz, io il tuo discorso lo capisco, e per certi aspetti lo posso anche accettare e condividere.
però c'è un problemino: risultati come adp, atp, dna ecc sono risultati di teoria. e come tali vanno presi...
 
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Bhoulz
view post Posted on 15/7/2009, 12:10




Noi, ad oggi, siamo in grado di dare questa spiegazione al nostro movimento e alla nostra vita.
Se qualcun altro ha idee, illumini; non mi pare che la composizione molecolare della materia sia semplice teoria, visto che le attività di determinati organuli cellulari sono state ben chiarite dalla scienza.
 
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anubi30
view post Posted on 15/7/2009, 14:04




CITAZIONE (Bhoulz @ 14/7/2009, 23:56)
Ma come si può affermare che il mondo è perfetto, quando la seconda legge della termodinamica ci dimostra chiaramente che l'Universo tende, in natura, ad uno stadio sempre maggiore di disordine?
Vi sembra all'equilibrio un mondo in cui è necessario lo spreco di energia per tenere il tutto ordinato? Può esistere un dio, se l'uomo stesso fornisce al mondo quell'energia che consente all'Universo di ordinarsi?

E' l'universo Umano che tende (secondo me) ad uno stadio maggiore di disordine mentre quello Naturale invece ci ha portato, con tutto quello che ne è rimasto, ad oggi.
Per ciò che riguarda la Divinità che ci circonda, sono fermamente convinto che secoli permeati di società nozionistiche e non più sapienzali ci abbiano allontanati da qualsiasi valori assoluti che possono trovare un minimo di eco nella parola Dio.
 
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lorelei57
view post Posted on 15/7/2009, 17:38




Io non ho idee da esporre. Non ho nessuna conoscenza per illuminarvi. Mi spiace.
Ma un piccolo pensiero....una domanda mi è sorta leggendo i vari interventi:
ci si domanda ancora se Dio esiste?
Ad ognuno la propria supposizione, ad ognuno il proprio credo/non credo.
Il mondo non è perfetto, la lotta tra il bene ed il male esisterà sempre, perchè l'uomo non è perfetto e la natura contribuisce con le sue leggi a far sì che non lo sia!
 
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DrManhattan
view post Posted on 15/7/2009, 18:53




Secondo me Dio non esiste.
Dio è.

E lo stesso potremmo affermare della perfezione.
Come disse qualcuno "Se la perfezione è il fine, la perfezione è la fine"
^_^
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 15/7/2009, 20:26




CITAZIONE (DrManhattan @ 15/7/2009, 19:53)
Secondo me Dio non esiste.
Dio è.

magari cominciassimo a chiarire che cos'"é" questo "è" ;)
 
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73 replies since 22/1/2008, 09:49   1310 views
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