Oddio! No!
Ho letto gli ultimi vostri interventi e sinceramente mi sono rattristata.
Questo è quello che voi leggete di me!
Mi spiace, ma non sono riuscita con lo scritto ad esprimere esattamente il mio pensiero e sono stata fraintesa.
Per iniziare vorrei chiarire un punto fondamentae
per me!
L'aborto non deve essere assolutamente considerato una sorta di contraccezione!!!
L'aborto è sempre stato praticato, ma clandestinamente ed a rischio della donna.
Ora la legge in grandissima parte è riuscita ad arginare questi rischi.
Non sta a me giudicare "chi" deve abortire, ci sono strutture, consultori preposti per questo.
Io desideravo soltanto dire che una donna ha il diritto di pensare, in base alla propria situazione e scrivendo situazione alludo a casi estremi non a ciò che ha scritto Bhoulz:
CITAZIONE
L'aborto è qualcosa da prendere in considerazione in casi estremi, in casi di rischio della vita della madre, per esempio. Non certo per una non voglia di responsabilizzarsi o per il semplice errore di aver fatto sesso in età adolescenziale. O, peggio ancora, per un preservativo rotto.
Ed io aggiungo: se una donna subisce uno stupro o nel peggiore dei casi una donna disabile subisce uno stupro, ha il diritto l'interessata o in caso di persona incapace di intendere, il tutore con l'ausilio di persone specializzate a scegliere o meno di compiere questo "passo" molto doloroso.
Onde evitare di far sorgere altri dubbi, io non ho mai abortito e non ho mai pensato di farlo!
Se parlo non parlo solo per me ma per tutte le donne.
Quello che farei o avrei fatto io se mi fossi trovata in una situazione così dolorosa, è solo cosa mia e se devo essere sincera non so esattamente quale sarebbe stata o quale potrebbe essere il mio pansiero, perchè un conto è prendere posizioni e parlare di un determinato tema e un conto è trovarsi in mezzo e dover prendere una decisione. A quel punto la reazione potrebbe anche essere diversa della linea di pensiero che si ha sempre avuto.
Poi, riguardo al tuo disappunto alice.....
quando ho citato la frase "figlio infelice" consideravo la realtà che ho davanti agli occhi sempre.
Non alludevo alla famigliola del "mulino bianco" quella lasciamola alla pubblicità!
Alludevo alla vita reale. Alle situazioni estreme, e se tu non vivi rinchiusa penso che capisci cosa intendo.
Una donna ha il diritto ed il dovere di pensare a tutto: al "durante" e al "dopo" se aspetta un figlio generato in situazioni drammatiche (spero di usare i termini giusti)valutare la situazione attuale (marito altri figli) e capire in base a tutto se può dare al nascituro tutto ciò che un figlio deve ricevere. Questa lo deve a se stessa, ma soprattutto lo deve al figlio che sta aspettando.
Per quanto riguarda figli concepiti da madri con problemi importanti dove si deve fare una scelta....anche qui non posso risponderti io. Saranno i medici ad aiutare i genitori, e saranno i genitori insieme a prendere determinate decisioni!
Tutto il resto, ragazzine disinformate e superficiali....che devono affrontare queste situazioni, sono la prova di quanta ignoranza c'è ancora e quanta poca informazione.
Mi verrebbe da dire: ora te lo tieni e ti prendi le tue responsabilità!
E così dovrebbe essere. Purtroppo
conosco situazioni difficili di figli nati indesiderati e cresciuti "allo sbando", che io definisco infelici. Ed è in questi casi che mi viene da pensare perchè se sapevi che non saresti stata in grado di dare amore e sicurezza a tuo figlio l'hai messo al mondo?
Spero questa volta di essere stata chiara, scusate se non ho usato termini corretti.