Considerazioni su "L'eterno Ritorno dell'Eguale"

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EgoTrascendentale
view post Posted on 21/6/2009, 12:43




CITAZIONE (DrManhattan @ 21/6/2009, 13:33)
CITAZIONE (EgoTrascendentale @ 21/6/2009, 12:03)
Wanna: e se l'eterno ritorno fosse l'eterno ritorno del Presente?
dell'attimo decisivo, in cui noi diciamo "si" o "no" alla vita?
Se fosse un "mero" "carpe diem"?

Concordo...
Ma altro che mero...
Chiappalo se ci riesci!
:lol:

ma infatti il punto è che il "mero" ci riporta attraverso un balzo spazio-temporale direttamente tra i banchi di scuola.
in cattedra, un maestro venerando e terrbile: Parmenide!
 
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alice_w
view post Posted on 21/6/2009, 21:51




CITAZIONE
Wanna: e se l'eterno ritorno fosse l'eterno ritorno del Presente?
dell'attimo decisivo, in cui noi diciamo "si" o "no" alla vita?
Se fosse un "mero" "carpe diem"?

Io lo vedo più come un “Così voglio che sia”.Faccio molta fatica a pensare la dottrina dell’e.r. di Nietzsche indipendentemente dalla volontà.
Però, sicuramente, circoscrivendo l’e.r. alla lettura della Gaia Scienza è possibile intenderlo. come un “mero” carpe diem, ammettendolo come una possibilità di scelta e non una necessità.
Ma a mio parere, con l’evoluzione del pensiero di Nietzsche diventa più un “fai l’attimo” (fai o anocora meglio “comanda”) piuttosto che “cogli l’attimo”.
_____

Aggiungo una cosa visto che ho continuato a pensarci a questa domanda:
CITAZIONE
e se l'eterno ritorno fosse l'eterno ritorno del Presente?

perchè specificare "del Presente" e Presente con la P maiuscola?
ed estendo la domanda a tutti - secondo voi vi possono essere altre dimensioni temporali oltre il "Presente"?
Sono d'accordo con Ego: occorre tornare al Tò on di Parmenide, al ciò che è eternamente, da sempre e per sempre, è.
e poi vedere se la VdP riesce a metterlo in loop.

Edited by alice_w - 22/6/2009, 01:48
 
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DrManhattan
view post Posted on 22/6/2009, 11:10




CITAZIONE (alice_w @ 21/6/2009, 22:51)
perchè specificare "del Presente" e Presente con la P maiuscola?
ed estendo la domanda a tutti - secondo voi vi possono essere altre dimensioni temporali oltre il "Presente"?

Secondo me no.
E in questo senso, ha fatto bene Ego a scriverlo con la maiuscola.

Per come la vedo io, credo che stia a sottindendere la differenza tra il principio e le manifestazioni del principio stesso.
Come quando si parla del Tutto o ci si riferisce al tutto.
 
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alice_w
view post Posted on 22/6/2009, 11:21




CITAZIONE (DrManhattan @ 22/6/2009, 12:10)
CITAZIONE (alice_w @ 21/6/2009, 22:51)
perchè specificare "del Presente" e Presente con la P maiuscola?
ed estendo la domanda a tutti - secondo voi vi possono essere altre dimensioni temporali oltre il "Presente"?

Secondo me no.
E in questo senso, ha fatto bene Ego a scriverlo con la maiuscola.

Per come la vedo io, credo che stia a sottindendere la differenza tra il principio e le manifestazioni del principio stesso.
Come quando si parla del Tutto o ci si riferisce al tutto.

sono d'accordo anch'io sulla P maiuscola: è già il balzo spazio temprale a Parmenide.
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 22/6/2009, 12:58




io lo scrivo Presente per una ben precisa ragione fenomenologica.
il termine stesso viene dai costituenti latini Praes e sum:
Praes significa garanzia.
Il presente allora diventa per il fenomenologo la garanzia d'essere, il contrassegno della realtà.
Possiamo infatti negare che qualsiasi cosa che ci appaia non ci appaia in un "adesso"?
mi direte: no ego, il ricordo di 10 anni fa, di quando mi diplomavo ecc riguarda solo i 10 anni fa.
A parte che si nota subito che vi è un "adesso" del ricordare contro un "10 anni fa" del ricordato, è sempre un "adesso" che si ha il ricordo, il ricordato, la relazione cioè.
la temporalità "interna" al ricordato è solo un dettaglio marginale. (infatti nella percezione il percepito ha una temporalità perfettamente coincidente con la temporalità del percepire. tale dettaglio così nascosto è forse inutile. o forse assolutamente necessario).
 
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DrManhattan
view post Posted on 22/6/2009, 13:02




Senza contare il fatto che "non ricordare è male, ma ricordare male è peggio"
^_^
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 22/6/2009, 19:40




CITAZIONE (alice_w @ 21/6/2009, 22:51)
CITAZIONE
Wanna: e se l'eterno ritorno fosse l'eterno ritorno del Presente?
dell'attimo decisivo, in cui noi diciamo "si" o "no" alla vita?
Se fosse un "mero" "carpe diem"?

Io lo vedo più come un “Così voglio che sia”.Faccio molta fatica a pensare la dottrina dell’e.r. di Nietzsche indipendentemente dalla volontà.
Però, sicuramente, circoscrivendo l’e.r. alla lettura della Gaia Scienza è possibile intenderlo. come un “mero” carpe diem, ammettendolo come una possibilità di scelta e non una necessità.
Ma a mio parere, con l’evoluzione del pensiero di Nietzsche diventa più un “fai l’attimo” (fai o anocora meglio “comanda”) piuttosto che “cogli l’attimo”.

Non importa in questa sede se si tratta di "cogli" o di "fai".
La tua precisazione, per quanto possa anche essere corretta (ma il fai determina le cose? e l'Amor fati? e il dire "si" alla vita? non diventa "si, ma a condizione che le cose stiano come dico[per la vdp]?), non trascende l'orizzonte di senso della Presenza.
E se l'eterno ritorno allora fosse, come io credo e sto sostenendo, una scommessa per il futuro?
 
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alice_w
view post Posted on 23/6/2009, 19:37




Io ti sto dicendo che nell'ottica aperta dall'e.r. il futuro è un già stato. Per allinearmi a quanto delinei tu come Presente il futuro si può leggere come un ricordo di quel che sarà.
____
CITAZIONE
(ma il fai determina le cose? e l'Amor fati? e il dire "si" alla vita? non diventa "si, ma a condizione che le cose stiano come dico[per la vdp]?)

io tengo semplicemente presente la realtà della VdP che è quella di essere una volontà creativa.
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 23/6/2009, 19:43




Scacco!!
come si crea qualcosa che "è già stato"?
 
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alice_w
view post Posted on 23/6/2009, 19:47




Modificando e agendo sulla relazione con ciò che "è già stato".
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 23/6/2009, 19:52




CITAZIONE (alice_w @ 23/6/2009, 20:47)
Modificando e agendo sulla relazione con ciò che "è già stato".

come si modifica e si agisce sul futuro che è già stato?
ovvero come può la modifica e l'azione NON essere un "è già stato"?
perchè qualcosa si (si è già stato) e qualcosa come la modifica no (no, non è già stato)?
 
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alice_w
view post Posted on 24/6/2009, 08:18




Ecco, allora finchè dico cosi "voglio che sia" sbaglio ancora. -_- (o forse l'e.r. non è un "mero" carpe diem)
Di conseguenza per ovviare ai problemi che mi poni alla volontà non basta essere creatrice e penso che la chiave per risolvere la cosa sia in questo:
CITAZIONE
Ogni 'fu' è un frammento, un enigma, un triste caso, finché la volontà creatrice aggiunge: 'Così ho voluto io!'
Finché la volontà creatrice aggiunge: 'Così ho voluto io! E così continuerò a volere!'
Ma ha essa mai parlato così? E quando accadde questo? Forse che la volontà si è già sbarazzata della sua follia?
La volontà forse è già stata la sua propria liberatrice e apportatrice di gioia? Ha dimenticato lo spirito della vendetta e tutto il digrignare dei denti?
E chi le ha insegnato a rappacificarsi col tempo, e con qualcosa di più alto di ogni conciliazione?
Qualcosa di più alto di ogni conciliazione deve volere una volontà che sia vera volontà di potenza: ma come piò accadere questo? Chi le avrebbe insegnato anche la possibilità di ritornare sui suoi passi?"

Come fosse capace di anticipare l'attimo presente.
CITAZIONE
come si modifica e si agisce sul futuro che è già stato?

Attraverso un volere a ritroso.

n.b.(poi io qui sto provando a proporre una linea interpretativa, la correttezza di tale linea è tutta da decidere prima di tutto per me)

Edited by alice_w - 24/6/2009, 16:01
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 24/6/2009, 16:11




che vuol dire "volere a ritroso"?
 
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alice_w
view post Posted on 24/6/2009, 16:33




ci sto pensando, per ora non lo so (e Nietzsche qui fa zittire Zarathustra). Però riesco a fare un'analogia: un volere a ritroso lo vedo come un "valore di volontà", un po' come il valore di verità nel suo carattere retroattivo. (però mi sa che sto andanto off topic)
 
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EgoTrascendentale
view post Posted on 24/6/2009, 16:45




in realtà a me la tua soluzione non convince: il passato non è già stato "deciso" dall'eterno ritorno quando esso è ancora "al modo del futuro"?
(tipo ieri è passato rispetto ad oggi. però ieri era futuro rispetto a 3 mesi fa...)
 
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60 replies since 4/6/2009, 17:27   1360 views
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