dm
CITAZIONE
Prodotto culturale?
Come può qualcosa che, come lei afferma, "funziona strumentalmente" non essere verità?
Diamoci pure del tu se non ti scomoda
Ti rigiro la domanda: Come mai tu pensi automaticamente che una teoria funzionante con successo in ambito pratico-scientifico sia per forza connessa alla sua verità? In ambito scientifico gli unici a parlare velatamente di verità, sono i neo-darwinisti e lo fanno per meri motivi ideologici, perchè è dai tempi del crollo del sintetico a priori kantiano che la scienza ha abbandonato le sue pretese veritative. Non perchè abbia voluto sia chiaro, ma per forza maggiore.
Il problema sta nell'assenza di fondamento, perchè credi che Husserl si sia dato tanto da fare? Perchè credi che parli di "crisi delle scienze europee"? Perchè la scienza malgrado tutti i suoi successi non è riuscita nel suo intento ultimo che era quello della costituzione di un fondamento epistemico, in senso greco. Quando la sorella di una mia amica, che fa di mestiere la chimica, mi disse tutta soddisfatta, che essa è una scienza "ben fondata" voleva dire solo una cosa: che la scienza per sentirsi forte necessita di un oblio originario della su infondatezza, e della presunzione secondo cui da qualche parte pensiero ed Essere si tocchino. Il punto è che la filosofia post-moderna è una presa d'atto dell'implosione della filosofia moderna, che nasce dalla lacerazione di Apparire ed Essere. La matematica potrebbe essere quel punto dove è di nuovo possibile l'adequatio, ma ci sono grossi dubbi su questo, in quanto seppur potrebbe esserci una "armonia prestabilita" questa non trasforma la dualità in unità. La dualità resta dualità, ci sono comunque due mondi separati. Questo problema che è il problema ultimo, il problema che dice "io sono il problema stesso", non è un problema che si può risolvere, si può solo dissolvere. Come diceva Hegel "la conoscenza deve chiudere la ferita che essa stessa è" ma se pensi che la scienza possa rimarginare questa lacerazione ti sbagli di grosso, perchè essa si alimenta di questa lacerazione, più si autopotenzia, più la ferita si apre e sanguina e tutto per un unico scopo: Trovare il Fondamento. Ma il fondamento non è qualcosa che puoi trovare, Il Fondamento non è un ente tra gli enti. Non è qualcosa che una qualunque tipo di tecnica o metodo possa contribuire ad afferrare. Ed è allo stesso modo insensato credere alle parole di Popper secondo cui "la Ricerca non finisce mai." Un programma epistemico che non realizza se stesso in un numero finito di passi non serve a niente, illude semmai del senso ma occulta il suo intimo non-senso. Il programma epistemico greco era una ottimistica follia ma almeno un senso l'aveva, "noi cercheremo l'Aletheia e ci si siederemo saldamente sopra" certo bravi, peccato che "cercare" non era prorpio la stessa cosa di "ricordare".
Heidegger aveva capito bene tutto questo, tranne naturalmente la cosa più importante, che i greci non sono la soluzione al problema, i greci stessi sono il problema!
CITAZIONE
Si parla di universo tecnicamente privo di dèi.
Direi che questo è il più evidente sintomo della malattia che la cultura occidentale ha prodotto e che sta globalizzando con grande impegno. Questa è la pandemia di cui dovremmo preoccuparci. Ma la tecnica era un destino, a suo modo epico e glorioso ma della luce di cui muoiono le stelle, purtroppo...