Cercherò di essere breve, anche se il discorso è un pò complesso...
Spero di non annoiare troppo.
Da un punto di vista matematico esce sempre il 9 perché "per convenzione" (così direbbe il mio professore) e per ovvi motivi, i più antichi sistemi di numerazione hanno "base dieci", con riferimento all'atto di contare con le dita delle mani.
Ma se usassimo una serie a base undici, ovvero dopo il 9 ci fosse "pippo" e poi il 10, uscirebbe "pippo".
Questo, osservato da un'angolazione puramente scientifica.
Ma da un punto di vista esoterico, i numeri sono dei veri e propri modelli (nonché simboli) della creazione. Del resto, lo stesso Pitagora insegnava che il numero è l'ultima pietra di costruzione, la radice di questo mondo.
Per chi, quindi non crede al "caso", anche l'avere dieci dita con cui contare (e non undici), ha la sua importanza e il suo significato, così come i numeri e i rapporti matematici possiedono un loro aspetto "qualitativo".
L'operazione che per l'appunto ho proposto di fare, si chiama "riduzione teosofica", che consiste nel riportare ad un'unica cifra un numero formato da parecchie cifre.
Attraverso questa operazione, ci si rende conto che tutti i numeri sono soltanto rappresentazioni delle prime nove cifre. Ma non solo.
Le cifre da 1 a 9, rappresentano simbolicamente ogni processo di creazione su diversi livelli.
E questo è altrettanto conosciuto in esoterismo, attraverso un'altra nota operazione, chiamata "addizione teosofica", in cui si sommano tutte le cifre che compongono quel numero fino al numero stesso (per esempio, se vogliamo ottenere il valore teosofico del numero 4, diventa 1 + 2 + 3 + 4 = 10 = 1 + 0 = 1)
Ora, osservando questa disposizione, salta agli occhi una considerazione interessante:
1 2 3
4 5 6
7 8 9
Utilizzando le due operazioni di addizione e riduzione teosofica, si rivela una struttura intima.
Vediamo che, per esempio, i numeri sulla prima fila verticale (1, 4, 7, 10, ecc) sono uguali a 1
1 = 1
4 = 1 + 2 + 3 + 4 = 10 = 1
7 = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 = 28 = 10 = 1
10 = 1
e così via.
Lo stesso accade se prendiamo in esame le altre due file verticali.
La serie 5, 8, 11, 14, ecc. farà riferimento al 2 (o al 5) e così anche per la serie verticale del 3.
Questo significa che ogni creazione ed ogni evoluzione, consiste di tre passaggi.
Il quarto passaggio introduce una nuova triade "creativa", ma su un piano diverso.
Come a dire (anche se in modo molto semplificato, solo per far capire cosa intendo); quando lo spirito (1) pensa (2), si manifesta (3) e crea (4) in maniera infinita.
Ma sul nostro piano di esistenza (l'ultimo in basso, dove lo spirito prende l'aspetto del 7), vediamo che la materia è simboleggiata dal 9.
Tutto ciò che esiste e di cui noi possiamo avere esperienza diretta (la "sostanza delle cose" per così dire) sta dentro questo numero.
Ecco perciò che quando si prende un numero complesso qualsiasi e, attraverso la riduzione, "si estrae il suo spirito" e lo si toglie dal totale, quello che resta è il "corpo", che (in quanto pura manifestazione) non può che essere il 9.