Numeri

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alice_w
view post Posted on 9/5/2009, 10:16




Il sito di riferimento da cui traggo e inserisco quanto segue è kaleidosnet.it

1 - Rappresenta il principio da cui tutti gli altri numeri si sono potuti manifestare ed esprimere. Esso è, esiste e non si discute. E' un numero che esprime un concetto di forza creatrice e di coscienza dell'essere poiché è la realtà dell'Io sono.
concettualmente rappresenta il bene e il maschile, e si identifica con lo spirito e il pensiero. E' la parte luminosa dell'universo: la luce.

2 - Dalla scissione dell'1 nasce il 2 che si manifesta come un concetto apparente e non reale. Il prodotto della scissione dell'uno permette la realizzazione di un principio e di una fine, prima impossibile, in questo principio si manifesta la dualità, il concetto di causa ed effetto, il bene ed il male. E' la parte oscura dell'universo, è il buio, l'anima inconscia e il sentimento, ma è anche il numero della saggezza per cui diviene lo specchio nel quale il numero 1 si riflette scoprendo sé stesso.

3 - Non appena i due aspetti fondamentali dell'universo identificabili nell'1 e nel 2 si uniscono attraverso la somma dei loro elementi costituitivi: 1 io sono la luce e la forza creativa + 2 l'oscurità derivante dalle profondità dell'inconscio, apparentemente non esistente ecco accadere una trasmutazione che muta radicalmente questo stadio.
Infatti durante il sonno, la luce della conoscenza 1 scende nell'anima 2, dando vita ad un sogno 3, ne consegue che anche il numero 3 è positivo e creativo per cui potremo produrre reazioni a catena all'infinito.

4 - Nel prendere forma ed assumerla, si manifesta la materia ecco perché il 4 significa: 1 io sono + 3 crescita = 4 formazione consapevole, diventando così un concetto d'attuazione e non limitandosi più ad essere un numero astratto
Questo numero non si deve intendere come un'assunzione di forma esclusivamente materiale ma portatore di una forma spirituale che si esprime quale concetto di intendimento, conoscenza e consapevolezza essendo il numero dell'attuazione e dell'azione nascosta nella forma.

5 - Le opposizioni del 4 vengono a mutare nel 5 poiché si riuniscono nel punto di mezzo posto all'interno del quadrato che fa essere questo numero come il punto di mezzo della coscienza dell'universo, cioè l'uomo.
Sono i 5 sensi che ci permettono di percepire la vita intorno a noi è quindi il numero dell'uomo e nasconde la quintessenza di ogni cosa, è il numero che pone l'uomo in contrasto con dio.

6 - Corrisponde a 1 + 2 + 3 + 6, cioè io sono + dualità + crescita consapevole + equilibrio nello sviluppo del pensiero e del sentimento.
Il numero 6 esprime il concetto di amore, di armonia oltre che di equilibrio, rappresenta sia l'uomo che la donna nella dualità del pensare e provare e dà vita ad una figura corporea soltanto attraverso l'amore nel quale i due sessi possono ritrovare sé stessi l'uno attraverso l'altro

7 - Crescita nello spirito come nel pensiero + Io sono + crescita nell'anima come nel sentimento = IO la volontà che si trova in mezzo alla dualità della crescita consapevole per cui viene frantumato, sino a raggiungere il punto di rottura degli equilibri.
Il numero 7 rappresenta il punto della fortuna, quello che può portare alla rottura della stasi forzando la scelta consapevole e per l'uomo determina le sue azioni e le sue rinunce, la cui parola chiave è evoluzione, che conduce allo scopo, al superamento ed al completamento delle azioni, la magia.

8 - Questo numero si esprime attraverso il concetto di causa - effetto, significando semplicemente che ciascuno raccoglie esattamente ciò che ha seminato e si esprime attraverso un'apparente concetto di dualità e non appartiene più alla sfera umana.
L'8 diviene perciò il numero della sorte o del destino e della giustizia è il numero dell'ordine e del caos, attrazione e repulsione infatti io e io si attraggono e si respingono, è il numero del diritto è l'essenza della vera giustizia.
E' il numero della morte e dell'immortalità, infatti il concetto di causa ed effetto si ritrova nella catena delle esistenze.

9 - Rappresenta il concetto della totalità espressa come compimento in quanto è il punto dell'essere che compie l'intero ciclo e giunge alla sua massima espressione numerica: il 9.
Il numero 9 pone in evidenza soprattutto la conoscenza del sé.
Rappresenta inoltre la conoscenza nel senso più ampio del suo significato, è un concetto fondamentalmente femminile che conduce al numero successivo che è la perfezione.

10 - Anche se il 9 è in realtà il numero massimo nel concetto fondamentale della numerologia dal punto di partenza dell'io sono attraverso la scissione e la concretizzazione di tutte le esperienze, per la curvatura dello spazio si ritorna ad un nuovo punto di partenza che contiene tutta l'evoluzione che ne è stata il meccanismo fondamentale e si ottiene il numero 10 che rappresenta la perfezione, nella conclusione totale del ciclo universale.
Dell'uomo e delle sue illimitate possibilità, finalizzate al miglioramento del sistema di vita individuale e sociale, attraverso un'educazione più emancipata e responsabile.

11 - IDEALISMO
E’ un numero che poco ha a che spartire con la praticità, resta legato ai nobili ideali, anche se non è proprio un numero di attuazione nella vita pratica, ma nel proprio modo di intendere i valori.

22 - GLORIA
Questo numero presiede ad una intelligenza superiore, all'altruismo e alle ispirazioni superiori ed anche come il numero precedente, rafforza gli ideali che tendono ad attuarsi da sé.
 
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Sherry76
view post Posted on 10/5/2009, 20:45




Grazie Alice

lo studio dei numeri sia dal lato scienfico che dal lato esoterico mi ha sempre affascinato...
 
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DrManhattan
view post Posted on 12/5/2009, 12:19




Vi propongo un gioco (anche se è più che altro una curiosità)...

1) Prendete un numero qualsiasi di quante cifre volete.

2) Poi sommate tra loro tutte le cifre di cui è composto (es: se il numero fosse 2345, contate 2+3+5+4).

3) A questo punto sottraete al numero iniziale il numero ottenuto dopo la somma.

4) Sommate nuovamente "ad libitum" tra loro le cifre che compongono il numero ottenuto, finché non otterrete un numero solo.

Qual'è questo numero?
Il nove.
;)
 
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lorelei57
view post Posted on 12/5/2009, 14:10




Ok 9!
E questo significa che........?
 
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DrManhattan
view post Posted on 12/5/2009, 17:26




Cercherò di essere breve, anche se il discorso è un pò complesso...
Spero di non annoiare troppo.
^_^

Da un punto di vista matematico esce sempre il 9 perché "per convenzione" (così direbbe il mio professore) e per ovvi motivi, i più antichi sistemi di numerazione hanno "base dieci", con riferimento all'atto di contare con le dita delle mani.
Ma se usassimo una serie a base undici, ovvero dopo il 9 ci fosse "pippo" e poi il 10, uscirebbe "pippo".
Questo, osservato da un'angolazione puramente scientifica.

Ma da un punto di vista esoterico, i numeri sono dei veri e propri modelli (nonché simboli) della creazione. Del resto, lo stesso Pitagora insegnava che il numero è l'ultima pietra di costruzione, la radice di questo mondo.

Per chi, quindi non crede al "caso", anche l'avere dieci dita con cui contare (e non undici), ha la sua importanza e il suo significato, così come i numeri e i rapporti matematici possiedono un loro aspetto "qualitativo".

L'operazione che per l'appunto ho proposto di fare, si chiama "riduzione teosofica", che consiste nel riportare ad un'unica cifra un numero formato da parecchie cifre.
Attraverso questa operazione, ci si rende conto che tutti i numeri sono soltanto rappresentazioni delle prime nove cifre. Ma non solo.
Le cifre da 1 a 9, rappresentano simbolicamente ogni processo di creazione su diversi livelli.

E questo è altrettanto conosciuto in esoterismo, attraverso un'altra nota operazione, chiamata "addizione teosofica", in cui si sommano tutte le cifre che compongono quel numero fino al numero stesso (per esempio, se vogliamo ottenere il valore teosofico del numero 4, diventa 1 + 2 + 3 + 4 = 10 = 1 + 0 = 1)

Ora, osservando questa disposizione, salta agli occhi una considerazione interessante:

1 2 3
4 5 6
7 8 9

Utilizzando le due operazioni di addizione e riduzione teosofica, si rivela una struttura intima.
Vediamo che, per esempio, i numeri sulla prima fila verticale (1, 4, 7, 10, ecc) sono uguali a 1

1 = 1
4 = 1 + 2 + 3 + 4 = 10 = 1
7 = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 = 28 = 10 = 1
10 = 1
e così via.

Lo stesso accade se prendiamo in esame le altre due file verticali.
La serie 5, 8, 11, 14, ecc. farà riferimento al 2 (o al 5) e così anche per la serie verticale del 3.
Questo significa che ogni creazione ed ogni evoluzione, consiste di tre passaggi.
Il quarto passaggio introduce una nuova triade "creativa", ma su un piano diverso.

Come a dire (anche se in modo molto semplificato, solo per far capire cosa intendo); quando lo spirito (1) pensa (2), si manifesta (3) e crea (4) in maniera infinita.

Ma sul nostro piano di esistenza (l'ultimo in basso, dove lo spirito prende l'aspetto del 7), vediamo che la materia è simboleggiata dal 9.
Tutto ciò che esiste e di cui noi possiamo avere esperienza diretta (la "sostanza delle cose" per così dire) sta dentro questo numero.

Ecco perciò che quando si prende un numero complesso qualsiasi e, attraverso la riduzione, "si estrae il suo spirito" e lo si toglie dal totale, quello che resta è il "corpo", che (in quanto pura manifestazione) non può che essere il 9.
 
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lorelei57
view post Posted on 13/5/2009, 16:28




WOW! Non mi hai annoiato...anzi....ti ringrazio ;)
 
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alice_w
view post Posted on 13/5/2009, 18:04




CITAZIONE
Ora, osservando questa disposizione, salta agli occhi una considerazione interessante:

1 2 3
4 5 6
7 8 9

Utilizzando le due operazioni di addizione e riduzione teosofica, si rivela una struttura intima.
Vediamo che, per esempio, i numeri sulla prima fila verticale (1, 4, 7, 10, ecc) sono uguali a 1

1 = 1
4 = 1 + 2 + 3 + 4 = 10 = 1
7 = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 = 28 = 10 = 1
10 = 1
e così via.

nn so se ho capito.
quindi, quando ho a che fare con un 1 o un 4 o un 7 o un 10, 13, 16, 19 (insomma aggiungendo a 1 sempre 3), ho sempre a che fare con lo "spirito" dell' 1 nelle sue infinite creazioni (aspetti, "forme" per essere platonici^^ quali 4,7,10,13 e via di seguito)?? il 4 è un 1 mascherato :wacko: ??

aggiunta notturna: ma quante strutture intime si trovano in questo quadrato!!!! ho fatto "qualche" prova :wacko:

Edited by alice_w - 14/5/2009, 00:34
 
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DrManhattan
view post Posted on 14/5/2009, 09:10




Non direi esattamente che il numero 1 si "mascheri"... diciamo piuttosto che il 4 è il suo aspetto creativo.

Non a caso esistono 4 elementi, 4 tipi di coesione tra particelle, 4 tipi di galassie, 4 punti cardinali, ecc. E scendendo più nel particolare (o se si preferisce su un piano diverso) 7 colori dell'iride, 7 note musicali, e così via.

Ma in realtà trovo che l'aspetto più interessante della matematica, sia proprio questo suo simbolismo tanto universale (ma spesso misconosciuto), quanto sotto gli occhi di tutti.

Per esempio (tornando al numero 4) se osserviamo i principi iniziatici, potremmo anche leggerli in questo modo:
Sapere = Addizione
Volere = Moltiplicazione
Osare = Sottrazione
Tacere = Divisione

E ancora:
Addizione = Nascita
Moltiplicazione = Crescita
Sottrazione = Decadenza
Divisione = Morte

Ecco che le 4 operazioni principali in matematica, sono disposte seguendo delle linee di "polarità" ben precise, le quali ci aiutano a capire meglio cosa significano altre cose, e che possiamo ritrovare dovunque.

E si potrebbe continuare questa analisi esoterico/matematica aggiungendo concetti più complessi (quanto palesemente interessanti), che si muovono seguendo direzioni diverse rispetto alle quattro operazioni principali, tipo la "radice quadrata" o "l'elevazione a potenza".
Ma il discorso si farebbe decisamente molto lungo e troppo complicato da spiegare...
:D

Però, in ogni caso è bello vedere come tutto sia collegato da simboli.

Prendete il computer che in questo momento abbiamo sotto gli occhi.
Funziona con una sequenza di 1 e 0.
Come a dire "tutto" e "nulla".
In pratica è la rappresentazione (in piccolo) del principio binario che crea un universo intero.
;)
 
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lorelei57
view post Posted on 14/5/2009, 16:01





Tutto questo è molto affascinante. Ma, purtroppo, essendo a me sconosciuto ti pregherei ancora di un chiarimento:

QUOTE (DrManhattan @ 14/5/2009, 10:10)
Ma in realtà trovo che l'aspetto più interessante della matematica, sia proprio questo suo simbolismo tanto universale (ma spesso misconosciuto), quanto sotto gli occhi di tutti.

Per esempio (tornando al numero 4) se osserviamo i principi iniziatici, potremmo anche leggerli in questo modo:
Sapere = Addizione
Volere = Moltiplicazione
Osare = Sottrazione
Tacere = Divisione

E ancora:
Addizione = Nascita
Moltiplicazione = Crescita
Sottrazione = Decadenza
Divisione = Morte

In alcuni posso arrivarci....altri non li comprendo (es. divisione=morte, tacere=divisione)
Se non chiedo troppo tu spiegameli tutti, OK? Grazie!
 
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DrManhattan
view post Posted on 14/5/2009, 17:37




Eh... più facile a dirsi che a farsi.
^_^

Vedi, entrando nello specifico della tradizione iniziatica, il discorso porterebbe molto lontano... e a onor del vero non so neanche se sarei in grado di spiegarlo in maniera esauriente.

Comunque, il mio era solo un esempio per come osservare le cose cercando un filo conduttore che le unisce. Perché dal mio punto di vista c'è.

Così come in natura ogni cosa nasce, cresce, deperisce e muore, allo stesso modo esistono 4 operazioni principali in matematica che rappresentano questi periodi della vita.

E per chi entra in un cammino iniziatico, questi 4 assiomi rappresentano queste stesse fasi, ma da un punto di vista diverso.

Come a dire: l'iniziato comincia prima di tutto con l'allargare la propria mente, imparando e studiando, cercando risposte per il proprio intelletto (Sapere), dopodiché mette in pratica la proprià volontà al servizio di un ideale con tutto il suo corpo (Volere). Ma giunto a questo punto deve fare un passo importante, che è quello della rinuncia. Ovvero accettando di "essere nulla" di fronte al Tutto, e risolvendo così i propri conflitti emozionali (Osare). Quando ci sarà riuscito, solo allora avrà finito le parole, saprà che ogni descrizione non è che un miraggio e ogni definizione inutile (Tacere). Morendo a se stesso rinascerà, ed i suoi sentimenti parteciperanno dell'essenza stessa dell'universo.

E quando gli domanderai che cos'è Dio, lui ti risponderà come quel vecchio maestro Zen che disse: "Conosci il profumo di una rosa?...Si?... Bene, descrivilo a parole."
;)
 
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lorelei57
view post Posted on 14/5/2009, 23:10




WOW!!!!!!!!!
Sono estasiata!
Non sto scherzando, grazie.
Questa tua citazione:
........... l'iniziato comincia prima di tutto con l'allargare la propria mente, imparando e studiando, cercando risposte per il proprio intelletto (Sapere), dopodiché mette in pratica la proprià volontà al servizio di un ideale con tutto il suo corpo (Volere). Ma giunto a questo punto deve fare un passo importante, che è quello della rinuncia. Ovvero accettando di "essere nulla" di fronte al Tutto, e risolvendo così i propri conflitti emozionali (Osare). Quando ci sarà riuscito, solo allora avrà finito le parole, saprà che ogni descrizione non è che un miraggio e ogni definizione inutile (Tacere). Morendo a se stesso rinascerà, ed i suoi sentimenti parteciperanno dell'essenza stessa dell'universo.

Ha evocato in me sensazioni di ciò che sono... nel desiderare d'apprendere, ma bloccata dall'accettazione di essere nulla di fronte al Tutto, senza riuscire ad osare....o forse sì?

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Come potrei descrivere il profumo di una rosa? Il mio "sentire", la mia emozione può essere simile alla tua?
 
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alice_w
view post Posted on 15/5/2009, 09:54




Una prima considerazione:al di là del della componente "fascino" e la chiarezza dell'esposizione, trovo che i tuoi interventi siano densissimi di spunti di riflessione, Dr Manhattan e non è per niente facile, per lo meno da parte mia, tentare di relazionarmi ad alcuni aspetti che paiono ovvi, ma che risultano pregni di problematicità, ai miei occhi. Sull'ultimo intervento la mia risposta l'ho inserita ieri qui, canzone che in forma essoterica supera ( a mio parere), nella forma dell'arte (non a caso verrebbe da dire :)), attraverso metafore e suoni, questa difficoltà:
CITAZIONE
Vedi, entrando nello specifico della tradizione iniziatica, il discorso porterebbe molto lontano... e a onor del vero non so neanche se sarei in grado di spiegarlo in maniera esauriente.

e "racconta" la successiva tua descrizione:
CITAZIONE
Come a dire: l'iniziato comincia prima di tutto con l'allargare la propria mente, imparando e studiando, cercando risposte per il proprio intelletto (Sapere), dopodiché mette in pratica la proprià volontà al servizio di un ideale con tutto il suo corpo (Volere). Ma giunto a questo punto deve fare un passo importante, che è quello della rinuncia. Ovvero accettando di "essere nulla" di fronte al Tutto, e risolvendo così i propri conflitti emozionali (Osare). Quando ci sarà riuscito, solo allora avrà finito le parole, saprà che ogni descrizione non è che un miraggio e ogni definizione inutile (Tacere). Morendo a se stesso rinascerà, ed i suoi sentimenti parteciperanno dell'essenza stessa dell'universo.

naturalmente, rendendo il "tutto" molto molto "leggero", dandogli un taglio sul cromatico.
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Una seconda considerazione che, sempre a mio parere intendiamoci, è un aspetto da tener presente: considero il numero, nella sua valenza di simbolo, indissociabile, un'unità non matematicamente addizionabile, sottraibile, moltiplicabile o divisibile. In altre parole, il numero come simbolo esprime una forza, un'energia che emana una particolare "vibrazione". (non riesco a spiegarmi meglio di così =.=)
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Ora il punto che più causa problemi: il "non a caso". Cosa vuol dire "non a caso"?
Dal mio punto di vista, invece, proprio a caso, 4 sono i punti cardinali, 4 i tasselli del ns dna, 4 i tipi di galassia, e via dicendo...
Se il caso è assenza di necessità, questo non significa che sia assenza di ordine.

Edited by alice_w - 15/5/2009, 11:48
 
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DrManhattan
view post Posted on 15/5/2009, 10:48




CITAZIONE
Come potrei descrivere il profumo di una rosa? Il mio "sentire", la mia emozione può essere simile alla tua?

Simile forse, ma non penso possa essere la stessa.
:)

CITAZIONE (alice_w @ 15/5/2009, 10:54)
considero il numero, nella sua valenza di simbolo, indissociabile, un'unità non matematicamente addizionabile, sottraibile, moltiplicabile o divisibile. In altre parole, il numero come simbolo esprime una forza, un'energia che emana una particolare "vibrazione". (non riesco a spiegarmi meglio di così =.=)

Ti sei spiegata benissimo e sono assolutamente d'accordo.
Ma ampliando la tua osservazione, non ti verrebbe anche da pensare "Tutto vibra"?
E così fosse, le differenze di vibrazione (e le sue possibili trasformazioni), non darebbero forse vita ad addizioni, sottrazioni, e quant'altro?

CITAZIONE (alice_w @ 15/5/2009, 10:54)
Ora il punto che più causa problemi: il "non a caso". Cosa vuol dire "non a caso"?
Dal mio punto di vista, invece, proprio a caso, 4 sono i punti cardinali, 4 i tasselli del ns dna, 4 i tipi di galassia, e via dicendo...
Se il caso è assenza di necessità, questo non significa che sia assenza di ordine.

Eheheheh... qui invece entriamo in visioni del tutto personali.
^_^

Per quanto mi riguarda il "caso" non è che un nome per una legge non riconosciuta.
O come disse una volta qualcuno: "Il nome che usa Dio, quando vuole usare uno pseudonimo".

Ma come ho detto, ognuno di noi è libero di pensarla come preferisce, ci mancherebbe.
;)
 
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alice_w
view post Posted on 15/5/2009, 13:16




CITAZIONE
Ma ampliando la tua osservazione, non ti verrebbe anche da pensare "Tutto vibra"?

Ponendo (o supponendo, o constatando, fate vobis che qui poi si va a finire nel personale) l’esistenza del molteplice (il Tutto), ovvero che esistano “cose”: sì.
CITAZIONE
E se così fosse, le differenze di vibrazione (e le sue possibili trasformazioni), non darebbero forse vita ad addizioni, sottrazioni, e quant'altro?

Per come la penso, seguendo questa linea, darebbero vita a indeterminati e illimitati “rapporti” che trovano una loro determinazione (una determinazione di diverso tipo è già presente nella parola “rapporti”) solo se interpretati, ad esempio attraverso il calcolo. Calcolo, inteso come strumento interpretativo che trova la sua origine dall’osservazione del cambiamento. Calcolando attraverso addizioni ,moltiplicazioni, sottrazioni, e divisioni, cioè operando è possibile determinare, (de)limitare questo “rapporto”. Rapporto indeterminato che, una volta calcolato, è un’espressione determinata che, direi, posso chiamare numero.
(certo poi ci penso ancora, però :wacko: )
 
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DrManhattan
view post Posted on 15/5/2009, 16:24




CITAZIONE (alice_w @ 15/5/2009, 14:16)
Per come la penso, seguendo questa linea, darebbero vita a indeterminati e illimitati “rapporti” che trovano una loro determinazione (una determinazione di diverso tipo è già presente nella parola “rapporti”) solo se interpretati, ad esempio attraverso il calcolo. Calcolo, inteso come strumento interpretativo che trova la sua origine dall’osservazione del cambiamento. Calcolando attraverso addizioni ,moltiplicazioni, sottrazioni, e divisioni, cioè operando è possibile determinare, (de)limitare questo “rapporto”. Rapporto indeterminato che, una volta calcolato, è un’espressione determinata che, direi, posso chiamare numero.

Concordo.
Anzi, direi che la tua interpretazione non riporta i concetti di "calcolo" e "numero" in ambiti (de)limitati, tutt'altro.
Riflettendoci bene, secondo me non si può non tener conto del fatto che la vita stessa (e tutto -scritto minuscolo- quello che contiene, numeri compresi) non è un semplice "essere", ma "inter-essere".

Mentre il Tutto rimane pur sempre 1... o 0.
A seconda di come si preferisca intenderlo, è ovvio.
^_^
 
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23 replies since 9/5/2009, 10:16   551 views
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