IL MONDO é PERFETTO?, DIO NE é PADRE E CREATORE...

DIO E’ PADRE DI UN MONDO BELLO E PERFETTO?


Voltaire mosse una radicale critica della religione, dell’ignoranza, della miseria e della assurdità che essa emanava, e sovente rimembrava nei saggi lo scarto che intercorreva tra la semplicità e la ragionevolezza dell’insegnamento evangelico e l’assurdità dottrinaria prodotta dagli organi ecclesiastici.

Mai arrivò però a sgretolare il fondamento stesso della religione, il concetto di Dio. Per questo contrastò le fiorenti correnti ateiste e mantenendosi deista replicava loro: “Come potrebbe un mondo cosi bello, cosi perfetto, essere frutto del caso e non il volere di un essere superiore?” e “ Dio è l’orologio del mondo”.

Un mondo cosi bello e cosi perfetto??!

Mi rincresce Voltaire, ma a me pare che il mondo sia tutt’altro che bello, giusto e perfetto. Il mondo è iniquo, spietato, insensato e caotico. Pensate solo alla catena alimentare, dove il forte uccide per vivere, dove il debole viene annientato e la vita schiaccia la vita, nel sangue. Può essere opera di un Dio benevolo la casualità delle tragedie, del terremoto che nel 1755 investi Lisbona provocando migliaia di morti indistinte e che tanto sconvolse Voltaire, o del maremoto che travolse nel 2004 le coste sud asiatiche portando con sé donne e bambini?

Seguendo l’interpretazione cristiana, se Dio fosse padre di questo mondo, sarebbe un Dio malvagio.

Il mondo è tragico, terrificante, e come tale deve essere amato…

Il mondo è bello e perfetto propio perche è caotico e probabilistico.

michè... la gente non si capacita di tutto lo schifo a cui fai riferimento e proprio per questo crede in dio: troppo schifo è il mondo per essere l'unico.

quanto a me...
il mondo è un ideale regolativo

Questo è un po' di sapore scientista ma interessante.
Rimane una giustificazione del mondo in quanto tale, e mi piace.

La natura è stupenda perchè è una macchina perfetta che può continuare la sua esistenza per il fatto che il più forte prevale sul più debole per la sopravvivenza. Siamo noi uomini il problema. Faceva bene Hobbes a considerare gli uomini come creature ossessionate solo dalla sete di potere e dalla paura della morte. Noi questo siamo e delle nostre azioni nefande, che continuiamo a compiere nonostante siamo consci che siano tali, subiamo quotidianamente le conseguenze.

Quali sono le azioni nefande?
A che potere ti riferisci?
Il tuo discorso è alquanto controverso, prima citi la perfezione della natura in quanto il forte prevale sul debole, e poi per gli stessi motivi dici che l'uomo è il problema perchè ha sete di potere.

La volontà di potere non è volontà di vivere?

La colpa dell'uomo sta nell'aver cercato di andare oltre, di aver instaurato una dittatutra e nn una forma di governo della Terra democratica. Da parte nostra è mancato il rispetto nei confronti della natura. La natura contempla le uccisioni che permettono la sopravvivenza degli animali e di tutto il resto, ma nn contempla l'omicidio per puro divertimento.

Hmm non sono d'accordo. Il mondo è rigidamente regolato da relazioni di causa-effetto, se fossimo in grado di analizzare tutte le numerosissime variabili che intervengono in un fenomeno, riusciremmo a prevedere gli esiti immediatamente successivi del fenomeno stesso. Purtroppo per ora riusciamo a valutare solo le variabili più "macroscopiche" e quindi ci avvaliamo dello studio probabilistico. La probabilità e la concezione caotica del mondo perderanno sempre più senso con la crescita scentifica. Sì, sono molto positivista

Molto positivista e molto ingenuo. Mi sembri La Place! Se fossimo in grado di analizzare tutte le variabili che intervengono in un fenomeno, cioè in accordo con il caos deterministico potremo avere una conoscenza ed una predizione accurata del fenomeno stesso, ma al costo di una elaborazione praticamente infinita di dati. Possiamo si migliorare la nostra conoscenza del mondo per merito di modellazioni matematiche più accurate ma non sfuggiremo mai alla probabilità. Inoltre scendendo a livello microscopico vige il caos indeterministico che in pratica è quello che tiene in vigore il terzo principio della termodinamica, cioè l'impossibilità per merito del principio di indeterminazione di Heisemberg di raggiungere lo zero assoluto come temperatura, ovvero il completo arresto delle particelle cioè la loro determinazione assoluta. Dal punto di vista ontologico che è quello dell'interpretazione ortodossa della meccanica quantistica una conoscenza accurata dello stato di una particella è impossibile, in quanto più ne conosciamo la posizione, più ne perdiamo la determinazione della sua velocità.
Ma poi possibile che dopo l'empirismo ci sia ancora chi sostiene che l'universo sia regolato dal principio di causa ed effetto? La scienza descrive il mondo non lo prescrive! La scienza è divenuta probabilistica proprio perché il principio di causa-effetto è puramente una descrizione linguistica che esemplifica trattando in modo seriale processi che sono per loro natura in parallelo e per per giunta riguardano la non località.
Ma possibile che conosciate così poco la storia dello sviluppo del pensiero scientifico che venite ancora a sostenere le tesi positiviste quando è evidente che sono fallaci?

Concordo con te oikeroi. Il mondo non si può rinchiudere in regole imposte dall'uomo.
Non ne sarebbe capace e comunque sostituirebbe al caos nato primordiale e naturale ad un caos creato artificialmente, quindi colpevole.
La perfezione è l'imperfetto susseguirsi di eventi naturali, che comprendono anche le deviazioni create dall'uomo alla natura perchè l'uomo è creatore e parte integrante modificatrice delle cause degli eventi. Quindi è anche lui una calamità naturale!

Ciao

Non è vero.
La natura contempla l'uccisione per puro divertimento.
Pensa al gatto che gioca col topo, o alle lotte tra individui della stessa specie.
Il gioco è propedeutico alla caccia.

canefantasma ha mosso la stessa critica che mosse Cioran a a voltaire ed ha ragione.complimenti, è un bel post, asciutto,comprensibile e condivisibile.

non si può convincere un uomo a credere...la religione è fede..fiducia in qualcosa k è al di sopra dela ragione stessa e ne è al contempo il fondamento...la nostra ragione si soltanto connette all'intelletto divino.la nostra ragione è solo un interpretazione imperfetta della ragione divina.Imperfetta xk noi siamo esseri finiti con un intelletto finito.Le nostre vie non sono quelle di Dio.quindi ciò k secondo noi è male non è detto k lo sia in maniera assoluta.Ribaltando Protagora 'non di tutte le cose misura è l'Uomo'...Il decidere cos'è Bene,cosa è Male lo lascerei far a chi è al di sopra del finito...al di sopra del mondo dove regnano queste polarità...Dove c'è Dio c'è solo il vero Bene...non solo l'immagine imperfetta del vero Bene k esiste nl mondo.Un po'come nelle idee platoniche...il Vero Bene è un eide che è al di sopra di tutte le eidos e si proietta ne mondo sensibile in maniera meno perfetta dell'originale perchè solo un nous libero da tutte le costrizioni del finito può comprendere il Bene vero e infinito.in poche parole la nostra mente non può comprendere il vero Bene fino in fondo ma può intuirlo e abbandonarvicisi con la fede,ammettendo che ciò k è al di là dell intelletto stesso non può essere compreso.

Ma bello e perfetto da quale punto di vista? Relativamente a cosa? Noi non possiamo che vedere le cose, il mondo, da un nostro punto di vista, e abbiamo delle determinate concezioni della bellezza e della perfezione, che sono più o meno convenzionali. Cosa s'intende per bellezza e perfezione?