CITAZIONE (lorelei57 @ 25/7/2009, 18:13)
io non penso che un calvo sia un vecchio. Per questo motivo, non capivo la citazione. Inoltre questo vecchio deve essere molto vecchio se come affermi tu: non ha più l'energia.....per metterla in pratica forse no, ma magari per dispensar consigli?....
Certo, anche un bambino appena nato è calvo, ma non ha bisogno di un pettine (e comunque non ne sente la necessità).
Inoltre potremmo anche osservare come esistano persone "nate vecchie" (caratterialmente parlando)...
Però mettendo da parte le congetture, il proverbio mi sembra che si riferisca a qualcosa che "serve" in prima persona e non nei confronti di qualcun'altro.
Questo partendo da un'interpretazione "classica" (potrei dire quasi "popolare") che di solito si fa dei proverbi e dei modi di dire... e che è venuta in mente a me, ma ovviamente le chiavi di lettura possono anche essere diverse.
CITAZIONE (lorelei57 @ 25/7/2009, 18:13)
Mai avrei supposto che ciò che io chiamo esperienza nient'altro è che "uso" o "consuetudine
Perché "nient'altro"?
Il ricordo, l'accumulo, la parte che potremmo definire "archivio di esperienza", solo quello è "consuetudine" (o se preferisci "abitudine").
Ma anche tu (come chiunque altro, del resto) penso abbia avuto, hai tuttora e continuerai ad avere un modo di esperienza "qui e ora", no?
Anzi, a tal proposito mi viene in mente una storiella.
Forse porta il discorso ancora più in là da dove è partito, ma secondo me rende bene l'idea di cosa intendo dire:
Ci sono due monaci che stanno facendo una passeggiata, discutendo amabilmente di argomenti filosofici.
A un certo punto arrivano nei pressi di un fiume e devono attraversarlo.
La corrente non è fortissima, ma decidono lo stesso di cercare un punto dove l'acqua è più bassa per facilitarsi il guado.
Così facendo incontrano una donna bellissima e completamente nuda sul greto del fiume che, disperata, chiede loro di aiutarla ad attraversare, perché vorrebbe tornare a casa ma le hanno rubato i vestiti, non sa nuotare e ha paura.
Il primo monaco, alla vista della donna e sentite le sue richieste, si rifiuta scandalizzato e, sdegnato di fronte a tanta impudicizia, si allontana.
Il secondo invece non si scompone.
Prende la donna nuda in braccio e, facendo attenzione a dove mette i piedi, la traghetta sull'altra sponda.
Una volta arrivati, la donna ringrazia il monaco che l'ha aiutata e se ne va, mentre i due riprendono la loro passeggiata.
Dopo un iniziale scambio di commenti sull'accaduto, il tempo passa e la conversazione vira su altri argomenti.
Dopo un bel pò, quasi arrivati al monastero, il primo monaco fa al secondo:
- "Ma ti rendi conto di cosa hai fatto? Che cosa vergognosa toccare quelle nudità femminili..."
- "Perché continui a portare quella donna con te? Io l'ho lasciata al fiume."