Il perché dell'esistenza dell'uomo sulla terra

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Lunerio
view post Posted on 2/8/2015, 18:14




Salve, premetto che non sono un filosofo, ma tempo fa ho fatto delle riflessioni che mi piacerebbe condividere con voi. Queste riflessioni riguardano la funzione che noi umani abbiamo in quanto testimoni dell'esistenza dell'universo. Se non ci fossimo, esisterebbe il nulla. Questo è falso: l'universo esiste e noi umani possiamo testimoniarlo. Infatti, gli animali non parlano, non scrivono e quindi non possono tramandare nulla. Potrebbe quindi essere la nostra funzione quella di testimoniare l'esistenza dell'Universo?
 
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annapaola183wp
view post Posted on 11/8/2015, 21:55




salve, ritengo che sia superficiale e allo stesso tempo piuttosto arrogante pensare che la nostra unica funzione sia quella di testimoniare la grandiosità dell'universo e che senza noi umani l'universo sarebbe il nulla. penso , invece, che l'universo esisterebbe comunque. sai, ho letto ,in questi giorni ," uno nessuno e centomila" di Pirandello e ho riflettuto sull'importanza che ha per noi uomini avere un nome, essere identificati, perchè grazie a questo siamo qualcuno, grazie a questo sappiamo chi dobbiamo essere; per quanto riguarda l'universo, non ha bisogno di noi per essere qualcosa, è così incredibilmente meraviglioso che l'unico merito che possiamo attribuirci è quello di poterlo ammirare in tutto il suo splendore.
 
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Lunerio1
view post Posted on 15/8/2015, 14:16




Cara annapaola hai recepito in modo sbagliato ciò che volevo dire . Sostengo esattamente il tuo stesso pensiero, infatti ho scritto che sarebbe falso pensare che senza di noi l'universo sarebbe il nulla . L'universo esisterebbe lo stesso, ma non potrebbe essere testimoniato senza di noi che possiamo ammirarlo, e tramandarlo.
 
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EgoRiborn
view post Posted on 13/12/2015, 20:02




CITAZIONE (Lunerio @ 2/8/2015, 18:14) 
Salve, premetto che non sono un filosofo, ma tempo fa ho fatto delle riflessioni che mi piacerebbe condividere con voi. Queste riflessioni riguardano la funzione che noi umani abbiamo in quanto testimoni dell'esistenza dell'universo. Se non ci fossimo, esisterebbe il nulla. Questo è falso: l'universo esiste e noi umani possiamo testimoniarlo. Infatti, gli animali non parlano, non scrivono e quindi non possono tramandare nulla. Potrebbe quindi essere la nostra funzione quella di testimoniare l'esistenza dell'Universo?

a me il tuo discorso piace. solo che non mi convince il concetto di "funzione".
dobbiamo infatti concettualmente definire la funzione. a che pro "far essere qualcosa (e non piuttosto il nulla)?" a che pro far essere questo qualcosa a partire da un qualcos'altro posto solo lì a raccontare. non è che voglio innalzare l'uomo, voglio abbassare semmai l'universo al suo (dell'uomo cioè) livello.
aspetto chiarimento del concetto di funzione per esporre più dettagliatamente le mie perplessità
 
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Iononcaricovideo
view post Posted on 14/2/2016, 23:04




Asserire che sicuramente l'uomo possiede una sua funzionalità speciale rispetto alle altre forme d'essere nell'universo è piuttosto arrogante,poichè (e qui mi rifaccio un pò a Socrate)noi non conosciamo il senso profondo dell'esistenza.L'uomo è solo una manifestazione della materia molto particolare,come tutte le forme di vita del resto,in quanto essere pensante,dove per pensiero io non intendo solo quello logico..ma ora mi spiego.Ogni forma di vita..ma potremo dire ogni forma della materia si manifesta in modo particolare e specifico,è dotata cioè di un proprio ego che la distingue dalle altre cose e la rende se stessa.Ogni cosa inoltre tende ad accrescere il proprio ego,cioè ad aggregarsi o inglobare.L'uomo non è diverso dalle altre cose,se non per la capacità di razionalizzare,ovvero di mettere tutto sotto una forma di logica naturale,di cui non possiamo definire la giustezza,ma che intuiamo di avere come modus operandi,come diciamo schema da seguire per mettere in ordine le cose del mondo nella testa.Ecco quindi che l'uomo altro non è che una forma d'essere come ce ne possono essere tante.
 
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Un Anonimo Nessuno
view post Posted on 26/2/2016, 18:45




Non sono nessuno per commentare, e me ne rendo conto, ma vorrei dire che non credo l'uomo sia solo un essere come altri. Dal punto di vista scientifico magari si, ma perché l'uomo allora si è fatto filosofo? Io amo la filosofia, amo pensare ed immaginare, amo perdermi in un mare di fantasie, amo mettere tutto quello che so in discussione e, principalmente, amo i sentimenti. Come si può spiegare la tendenza dell'uomo a cercare la felicità in una penna o in un cielo splendido come il nostro? L'uomo, come animale, non dovrebbe cercare la propria felicità solo nelle cose materiali che gli consentono una vita più agiata o, perché no, nell'amore fisico? Allora non si spiega la letteratura, la poesia, l'arte.... non avrebbero senso se l'uomo non avesse quell'amore innato per la bellezza e per i sentimenti. Questo credo ci possa porre in una branca speciale, privilegiata, rispetto agli alti animali, ma con questo non voglio dire che siamo superiori..... anzi.....
Sto pensando che se noi soli (o così almeno si ipotizza) abbiamo questa "abilità", forse il nostro scopo è proprio quello di creare un mondo basato sui sentimenti e non sul materialismo. E se i sentimenti stessi fossero l'origine di tutto? Se i sentimenti costituissero una forma nuova e pura di "energia"? Va beh, questa l'ho buttata proprio lì per accendere una discussione, siete più che liberi di pensarla in una maniera diversa dalla mia, anzi sono in egual modo felice se uno la pensa diversamente, come lo sarei se uno condividesse il mio pensiero <3.
 
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EgoRiborn
view post Posted on 5/3/2016, 13:47




nella sua insigne maestria, padre emanuele kant, ci ha insegnato che le domande fondamentali della filosofia sono 4:
che cosa posso sapere?
che cosa ho il diritto di sperare?
che cosa devo fare?
che cos'è l'uomo?
l'ultima domanda, in qualche modo, riprende e sintetizza le precedenti.
la risposta, al quanto illuminante, suona: l'uomo è un animale razionale ma finito.

in quanto razionale, egli accede alla sfera dei problemi e alle questioni infinite. in quanto finito, egli rimane ancora alla contingenza e alla fatticità. ecco perchè ancora in kant si trova una ragion-pratica, che parla sì di felicità ma privata di ogni teleologia eudaimonistica

tuttavia, già kant intravede un orizzonte particolarmente complesso entro cui, l'uomo ha da compiersi. proprio perchè si deve scegliere il dovere in quanto tale (la domanda infatti a cui si risponde è: "che cosa devo fare?" non "che cosa faccio?") allora il dovere è contrapposto ad un volere. da qui la doppia pulsione da una parte verso il finito, dall'altra verso l'in-finito.
così, sospeso, egli non resta che qualcosa tra le cose che sono, ma non una cosa qualsiasi: un io che si sa
 
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view post Posted on 6/3/2016, 09:05

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CITAZIONE (Un Anonimo Nessuno @ 26/2/2016, 18:45) 
Non sono nessuno per commentare, e me ne rendo conto, ma vorrei dire che non credo l'uomo sia solo un essere come altri. Dal punto di vista scientifico magari si, ma perché l'uomo allora si è fatto filosofo? Io amo la filosofia, amo pensare ed immaginare, amo perdermi in un mare di fantasie, amo mettere tutto quello che so in discussione e, principalmente, amo i sentimenti. Come si può spiegare la tendenza dell'uomo a cercare la felicità in una penna o in un cielo splendido come il nostro? L'uomo, come animale, non dovrebbe cercare la propria felicità solo nelle cose materiali che gli consentono una vita più agiata o, perché no, nell'amore fisico? Allora non si spiega la letteratura, la poesia, l'arte.... non avrebbero senso se l'uomo non avesse quell'amore innato per la bellezza e per i sentimenti. Questo credo ci possa porre in una branca speciale, privilegiata, rispetto agli alti animali, ma con questo non voglio dire che siamo superiori..... anzi.....
Sto pensando che se noi soli (o così almeno si ipotizza) abbiamo questa "abilità", forse il nostro scopo è proprio quello di creare un mondo basato sui sentimenti e non sul materialismo. E se i sentimenti stessi fossero l'origine di tutto? Se i sentimenti costituissero una forma nuova e pura di "energia"? Va beh, questa l'ho buttata proprio lì per accendere una discussione, siete più che liberi di pensarla in una maniera diversa dalla mia, anzi sono in egual modo felice se uno la pensa diversamente, come lo sarei se uno condividesse il mio pensiero <3.

Anch'io penso l'essere umano un essere senziente dotato di sue specificitá, tuttavia ritengo i sentimenti profondamente radicati nella sensazione, sensazione che trova la sua origine nella "materia".
 
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gabriella drumia
view post Posted on 7/3/2016, 23:09




non so se abbiamo uno scopo preciso sulla terra o nel universo. magari, è più facile fermarsi un po prima, solo al esistenza dell'uomo sulla terra... un corpo, una mente, un animo... un animo che si esprime in "collaborazione" con la mente, e tramite il corpo, una mente che non molto facilmente aceta questa "amicizia", non si aceta ne anche per se stessa... un corpo con le sue necessità e richieste "silenziose"... e, tutto questo, da armonizzare con l'altri... e, poi, da equilibrare con l'universo... un bel po da fare... che, in realtà, non ci si fa... ma, per fortuna nostra, nella nostra "fantasia" siamo i più "forti", ogni uno a modo nostro... dicono che: "ricordati sempre che sei assolutamente unico, esattamente come tutti i altri"...allora, in qualche modo si "sopravvive"...
 
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Barbara Bianchi
view post Posted on 12/3/2016, 23:11




UN ANONIMO NESSUNO, secondo me non sei affatto anonimo, penso che il tuo pensiero rappresenti il contrario di NESSUNO e cioe' tutti.
Proprio ieri un bel tipo mi ha scritto
un giorno un poeta disse : la terra girò per renderci più vicini, girò su stessa e su di noi, finchè ci riunì in questo sogno...
E il giorno prima, mi son resa conto, che e' vero..
siamo i testimoni dell'esistenza del tutto, del caos e del nulla.
L'universo e' in guerra, nel caos, senza logica?
Eppure il nostro sistema solare, sembra un cubo di Rubik, perfetti incastri, sintonia, cooperazione.
Sono straconvinta che ogni paineta, abbia una funzione "nell'affare", ogni Pianeta da e subisce le conseguenze dell'altro.
La cosa strana e; la vita...
solo il nostro ha queste caratteristiche ed e' in mano nostra x migliorare o morire.
IL LIBERO ARBITRIO e' in ogni piccola e grande scelta, determinante x le altre vite.
Non ci rendiamo conto,
ma le nostre scelte, hanno conseguenze sugli altri.
Non voglio che si spengano le luci, non voglio un altro pezzo di universo perso in guerre, caos e buio.
Questo e' il nostro compito.
IO CREDO, ne sono certa in questo.

C'e' qualcuno che crede ?
Chi mi aiuta?
 
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bonbonbon
view post Posted on 17/3/2016, 13:54




Questa è la soluzione definitiva a queste idiote domande:
La domanda più banale come "perché fai la cacca?" può arrivare a domande grandi, non ci credi?
-Perché fai la cacca?
--Perché voglio
-Perché vuoi?
--Perché esisto
-perché esisti?
--Perché è nato l'universo
-Perché è nato l'universo?
Basta far diventare la risposta un'altra domanda.
Non solo questo circolo vizioso mostra CHIARAMENTE che non porterà a niente, ma nel momento in cui si creano i paradossi, quella è la prova schiacciante che la vita è un miracolo, non c'è un perché, capito?
 
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gabriella drumia
view post Posted on 19/3/2016, 11:34




anche io credo che ogni cosa che si fa, si pensa, si sceglie, influisca gli altri ed altri influiscono noi, ma credo anche che la liberta che ogni uno abbiamo per vivere tranquilli con le nostre scelte consapevoli o meno coscienti, cose buone o meno buone, per quello che siamo, possiamo, desideriamo,sia importante quanto la prima... non è facile trovare l'equilibrio fra la responsabilità e la libertà, ma, penso che sia possibile- un po di impegno e di concentrazione, quando ci riesce... poi, riproviamo...e riproviamo...e....... e sarà quello che sarà, tanto se di più non ci si fa... e qui comincia la filosofia :) però, quella senza i "per che"... la filosofia che ci fa passare un po di tempo in modo tranquillo, sognando un mondo migliore...e, magari, qualche volta ci da qualche soluzione ottima anche per la vita materiale...
 
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bonbonbon
view post Posted on 20/3/2016, 15:56




QUOTE (gabriella drumia @ 19/3/2016, 11:34) 
anche io credo che ogni cosa che si fa, si pensa, si sceglie, influisca gli altri ed altri influiscono noi, ma credo anche che la liberta che ogni uno abbiamo per vivere tranquilli con le nostre scelte consapevoli o meno coscienti, cose buone o meno buone, per quello che siamo, possiamo, desideriamo,sia importante quanto la prima... non è facile trovare l'equilibrio fra la responsabilità e la libertà, ma, penso che sia possibile- un po di impegno e di concentrazione, quando ci riesce... poi, riproviamo...e riproviamo...e....... e sarà quello che sarà, tanto se di più non ci si fa... e qui comincia la filosofia :) però, quella senza i "per che"... la filosofia che ci fa passare un po di tempo in modo tranquillo, sognando un mondo migliore...e, magari, qualche volta ci da qualche soluzione ottima anche per la vita materiale...

E' quello il problema, sognare. Finché non si capirà questo, si rimarrà come tutti, alla vita stupidamente materiale.
La vita materiale conduce all'incoscienza, una volta che ti accontenterai di attaccarti a un oggetto, o attaccarti a qualsiasi immagine di se stessi, ci sarà un momento in cui proverai odio perché l'immagine di te stesso è stata rovinata da qualcun'altro, o perché non puoi più avere quell'oggetto.
Il fatto che influisca la vita degli altri è del tutto normale, ma che influisca nella tua felicità, nel tuo modo di fare, sull'umore, allora è un problema, il problema che hanno tutti, tranne chi ha fatto esperienza di vita come un Buddah o chi veramente ha seguito un percorso meraviglioso e pieno di sforzi, che lo ha portato a fare solo ciò che voleva, senza farsi alcun problema.

Io dico basta a tutto questo. E' l'ora di fare un passo superiore, insistere, così la tua felicità non dipenderà da nessuno.
 
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gabriella drumia
view post Posted on 21/3/2016, 13:02




sognare...senza di questo non c'è speranza, gioia, felicità... per fare si che duri e sia "vero" e bisogna equilibrarlo con la realtà, che è esattamente il contrario del sogno... capire...penso, che ogni uno vediamo il mondo a modo nostro e che abbiamo i nostri tempi nel capire...penso, che da un certo punto di vista, siamo tutti uguale, una vita materiale, che e
meravigliosa se visuta in armonia con quella mentale e quella spirituale...poi, ci sono momenti che viviamo, magari, molto materiale e meno coscienti, o molto mentalmente e non lasciamo spazio al corpo e al animo, e cosi via...si va a periodi, tutti, e impariamo quando ci tocca, ogni uno al nostro momento... immaginatevi di riuscire, un giorno, di essere legati ad un oggetto o ad una persona, o al immagine di noi stessi, ma, nello stesso momento di sentirsi "liberi" nel giorno che qualcosa cambia,quando non c'è più l'oggetto, o la persona, o cambia la nostra immagine... e, non importa se dipende da noi, dagli altri, o dalla vita...e, noi rimaniamo, in modo magico, "tranquilli", ma nel solito momento "ci tremano le gambe"...praticamente, la cosa è accaduta, non abbiamo scelta, non ci piace, non stiamo bene, ma, riusciamo a rimanere "svegli" e ricordarci che è questo la vita, queste sono le regole del gioco...sicché, ci sentiamo "tranquilli", stiamo bene con il pensiero che tutto passa,che arriveranno momenti belli, che la vita va avanti... capire ed accettare che siamo tutti legati, siamo tutti UNO, sicché la felicità nostra è legata a quella degli altri... sicché, abbiamo bisogno di sognare tanto per trovare un equilibrio con questa "spettacolare" realtà... che, a me sembra, che sia sempre più bella, più comoda...confronto a 100 anni fa...si, ci muoviamo lentamente...ma, è quello che siamo... è questo, penso, che sia proprio il percorso meraviglioso e pieno di lavoro, in qualle possiamo provare, ogni giorno, sempre di più, di fare solo ciò che vogliamo, sempre meglio... ogni giorno facciamo un passo avanti nella nostra evoluzione...chi di più oggi, chi di meno domani...insistendo, chi di più oggi, chi di più ancora sempre oggi...finché capiremo che cosa è la felicità veramente...e, che, se ci impegnamo, lo facciamo in primo posto per noi, e poi per gli altri... non lo so, ma, potrebbe essere fattibile... tante cose sembravano non tanto possibili, invece...vi immaginate quando hanno fatto sapere la prima volta che una persona può essere vista nella televisione nonostante che era a kilometri di distanza, o che addirittura la si poteva rivedere dopo giorni, che lei non era più li !!! penso, che non hanno creduto proprio tutti...esattamente come oggi, che non crediamo a tante cose, che, però, un giorno saranno vere...speriamo...sognamo :) io ci provo, non mi riesco sempre, ma, continuò a provarci...e continuo a crederci, ad avere fiducia in me, negli altri, nella vita...
 
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