Dubbio su Hegel

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Plato95
view post Posted on 23/10/2016, 14:56




Il prof di filosofia ci ha dato una serie di domande a cui rispondere. Sono riuscita a farle tutte, ma questa proprio non riesco a capirla: secondo il filosofo, il finito si risolve nell'infinito, ma quale dei due é il concreto?
Grazie in anticipo!
 
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view post Posted on 29/8/2021, 09:30

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CITAZIONE (Plato95 @ 23/10/2016, 15:56) 
Il prof di filosofia ci ha dato una serie di domande a cui rispondere. Sono riuscita a farle tutte, ma questa proprio non riesco a capirla: secondo il filosofo, il finito si risolve nell'infinito, ma quale dei due é il concreto?
Grazie in anticipo!

in hegel puoi starne certo che gli opposti coincidono sempre.
non sto qui a riprendere la questione su come hegel deduca la dialettica (in realtà è quasi presa come ovviamente valida ma è come ho già detto in questo forum una questione delicata e complessa).
pertanto è ovvio che anche il finito e l'infinito coincidano.

proviamo a ricostruire il ragionamento di hegel.
egli parte dalla considerazione di fichte.
questi pensava che l'Io penso ponesse un non-io e che lo "scontro" (streben forse è più corretto) che nasce da questa opposizione
non si concludesse mai.
dunque l'io penso infinito viene "fregato" da un non-io che diventa sempre più piccolo ma che non si dissolve mai.
hegel dice di questo io penso "cattiva infinità" (perchè si fa fregare da questo non io che tende - ma non raggiunge mai - il nulla).
in schelling avviene qualcosa di assai analogo solo che la contemplazione dell'opera d'arte dischiude uno strato semantico ed intuitivamente dato in cui infinito e finito coincidono.
hegel supera ancora una volta questa posizione dicendo che così il finito e l'infinito si fondono non concettualmente ma in modo non concettuale (per hegel il primato del concetto - come sai - non si discute).
dunque da queste basi hegel conclude:
ha ragione schelling nel dire che infinito e finito coincidono, ma lo dice nella misura sbagliata.
la misura giusta la da fichte che usa il metodo dialettico.
la conclusione è questa: il vero infinito non si lascia fregare dal finito anzi lo "usa" per esibirsi.
cioè un tramonto, il ricordo di un bacio alla donna che ami etc sono sì fenomeni finiti ma essi esibiscono l'infinito che vi sta dietro.

scusa se non sono stato chiarissimo e soprattutto arrivo così tardi.
all'inferno non puoi esercitarti a scrivere sui forum di filosofia....
 
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